La storia delle Classiche Monumento: numeri e curiosità
Le Classiche Monumento rappresentano una categoria molto importante di cui fanno parte le 5 corse di un giorno più prestigiose in calendario: Milano-Sanremo e Giro di Lombardia in Italia, Giro delle Fiandre e Liegi-Bastogne-Liegi in Belgio e Parigi-Roubaix in Francia. Competizioni caratterizzate dalle straordinarie impresi compiute nel corso degli anni dai più grandi corridori di sempre che hanno scritto pagine memorabili di storia sportiva.
Sono 562 in totale le Classiche Monumento corse fin qui a partire dal 1892, anno in cui il ciclista di casa Léon Houa si aggiudicò la 1ª edizione della Liegi-Bastogne-Liegi (fu per lui il 1° dei tre trionfi consecutivi). Nel 1896 si disputò la 1ª Parigi-Roubaix, nel 1905 fu la 1ª volta del Giro di Lombardia, nel 1907 si svolse la 1ª Milano-Sanremo, mentre per assistere al 1° Giro delle Fiandre bisognò attendere il 1913.
Nei 131 anni trascorsi dal 1892 al 2022 soltanto nel 1895 non si è corsa nessuna Monumento, mentre per 98 volte abbiamo assistito ad una stagione completa (con tutte le 5 corse disputate regolarmente). Nella storia 2 delle 562 classiche top si sono concluse con un’affermazione ex-equo: nel 1949 la Parigi-Roubaix pari merito tra l’azzurro Serse Coppi e il francese André Mahé e poi nel 1957 la vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi condivisa dai belgi Germain Derycke e Frans Schoubben.
I top individuali nella storia delle Classiche Monumento
Il ciclista con più affermazioni totali nelle Classiche Monumento non poteva che essere il più forte di tutti i tempi, ovviamente Eddy Merckx. Il “cannibale” belga vanta infatti nel suo inimitabile palmares 19 successi complessivi, così distribuiti: 7 Milano-Sanremo, 5 Liegi-Bastogne-Liegi, 3 Parigi-Roubaix, 2 Giro delle Fiandre e 2 Giro di Lombardia.
Un numero incredibile che lo pone in testa alla classifica con un vantaggio nettissimo rispetto a chi segue: a quota 11 l’altro belga Roger De Vlaeminck e con 9 i “campionissimi” italiani Costante Girardengo e Fausto Coppi. Sono stati 31 in totale i corridori capaci nella storia del ciclismo di vincere 4 o più Classiche Monumento.
Solo in 3 e tutti di nazionalità belga si sono comunque imposti almeno una volta in tutte le “top 5 gare di un giorno”: il già citato Eddy Merckx, Roger De Vlaeminck e Rik Van Looy (6° nella generale con 8 affermazioni totali).
Storia delle Classiche Monumento: il computo per nazioni
562 le Classiche Monumento corse nella storia, 564 i successi da prendere in considerazione visti i due ex-equo precedentemente indicati. Nella classifica per nazioni risulta nettissimo il dominio del Belgio che nel complesso ha fatto festa, grazie alle imprese dei propri rappresentanti, in 220 circostanze e cioè nel 39% dei casi (su 564 gare totali quindi).
Al 2° posto della graduatoria a quota 157 c’è l’Italia (28,74%) che ha aperto e chiuso la serie alla Parigi-Roubaix, centrando il 1° successo nel 1897 con Maurice Garin (azzurro in quegli anni prima di acquisire nazionalità francese) e l’ultimo nel 2021 grazie a Sonny Colbrelli. 3ª piazza per la Francia (62 vittorie), 4° per l’Olanda (30) e 5° per la Svizzera (21). Posizioni cristallizzate anche per il numero di podi con il Belgio che a quota 625 precede sempre in maniera nettissima Italia (484) e Francia (203).
Sono 23 le nazioni che nella storia delle Classiche Monumento hanno primeggiato almeno una volta, 28 nel complesso quelle che hanno conquistato piazzamenti tra i migliori tre.
Il digiuno più lungo e il 1° sorriso extra-europeo
Tra le nazioni che si sono aggiudicate almeno tre Classiche Monumento il digiuno più lungo è quello della Gran Bretagna, a secco di soddisfazioni dal 2009 anno in cui Mark Cavendish andò a bersaglio alla Milano-Sanremo. I ciclisti europei hanno fin qui fatto la voce grossa lasciando ai colleghi di altri continenti appena 10 affermazioni (tutte dal 2000 in poi): il 1° storico trionfo in questo senso fu quello conquistato nel 2003 alla Liegi-Bastogne-Liegi dallo statunitense Tyler Hamilton.