Le new entry ai Mondiali di Ciclismo dal 2000 in poi
Sono 17 le nazioni che hanno vinto almeno una volta i Mondiali di Ciclismo sulle 89 edizioni corse a partire dal 1927 (anno in cui l’azzurro Alfredo Binda conquistò il 1° dei suoi 3 successi individuali). Il Belgio è al comando alla classifica per numero di trionfi (27), l’Italia detta legge conteggiando il numero complessivo di podi (56), mentre soltanto 4 volte il titolo è andato fuori dall’Europa (tre negli Stati Uniti, una in Australia).
Ben 7 nazioni su 17 hanno ottenuto la 1ª affermazione iridata nelle 23 edizioni corse dal 2000 in avanti (fino al 2022), numero ragguardevole visto che nei precedenti 66 anni i paesi andati a segno erano stati appena 10. Queste le nazioni che hanno ottenuto il titolo nel nuovo millennio: la Lettonia con Vainsteins, l’Australia con Evans, la Norvegia con Hushovd, il Portogallo con Rui Costa, la Polonia con Kwiatkowski, la Slovacchia con Sagan e la Danimarca con Pedersen. Chiaro segnale di come il ciclismo negli ultimi anni abbia decisamente allargato i propri confini.
Digiuno record per l’Italia che non vince i Mondiali di ciclismo da 14 anni. Ultimo trionfo di Ballan nel 2008
L’Italia, come tutti gli appassionati sanno benissimo, non festeggia la medaglia d’oro ai Mondiali di Ciclismo dal 2008, anno in cui Alessandro Ballan fece esplodere di gioia Verona portando a 3 i successi consecutivi di marca azzurra dopo la memorabile doppietta firmata da Paolo Bettini (a Salisburgo nel 2006 e Stoccarda nel 2007).
Sono 14 le edizioni di digiuno, come mai era accaduto nella nostra storia. Nonostante questa lunga astinenza, considerando le 23 gare dei Mondiali di Ciclismo in linea disputate nel nuovo millennio, l’Italia ha comunque primeggiato in 4 circostanze (compreso ovviamente lo sprint regale di Mario Cipollini nel 2002) e si trova in testa alla classifica relativa al suddetto periodo assieme alla Spagna (che però vanta 13 podi totali contro i nostri 8).