La “legge” di Remco Evenepoel
Una prova di forza per aggiudicarsi la prima tappa del Giro d’Italia 2023 e lanciare un segnale inequivocabile agli avversari più accreditati in vista del successo finale. Remco Evenepoel ha vinto e convinto, coprendo i 19,6 chilometri della cronometro Fossacesia Marina – Ortona in 21’18”, alla stratosferica media di 55,211 km/h, mettendo in chiaro fin da subito le sue intenzioni.
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Il fuoriclasse belga ha dettato legge infliggendo ben 22” all’azzurro Filippo Ganna, assoluto specialista delle prove contro il tempo. Sul terzo gradino del podio, con un distacco di 29”, il portoghese Joao Almeida, poi a 40” il britannico Tao Geoghegan Hart e a 43” l’elvetico Stefan Kung. Tra gli altri favoriti per il trionfo finale da segnalare i 43” incassati dallo sloveno Primoz Roglic e i 55” accusati sia dal britannico Geraint Thomas che dal russo Aleksandr Vlasov.
Evenepoel ha ovviamente vestito anche la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2023.

Evenepoel riporta il Belgio in rosa
Il ventitreenne Evenepoel ha conquistato il 1° successo in carriera sulle strade del Giro d’Italia, il 5° della sua fin qui già entusiasmante stagione (tutti in gare UCI World Tour), impreziosita in primavera dal bis consecutivo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Siamo di fronte ad un autentico fuoriclasse, un predestinato che corsa dopo corsa sta confermando il suo strabiliante talento, legittimando le aspettative che lo accompagnano da sempre.
Remco ha vinto la tappa e indossato la maglia rosa da Campione del Mondo in carica (pur senza vestire il simbolo iridato perché si trattava di una cronometro). Era dal 2012 che un Campione del Mondo in carica non si aggiudicava tappe al Giro d’Italia, edizione in cui il britannico Mark Cavendish si impose in ben tre circostanze: ad Herning (in Danimarca), a Fano e a Cevere.
L’ultimo Campione del Mondo a indossare la maglia rosa fu invece l’australiano Cadel Evans, ad Utrecht in Olanda, al termine della frazione numero due dell’edizione 2010.
Era inoltre dal Giro del 2001 che un corridore belga non si vestiva di rosa. L’ultimo fu Rik Verbrugghe, vincitore anche in quel caso in una prova contro il tempo e sempre tra l’altro in Abruzzo, visto che si trattava della crono Montesilvano – Pescara. Verbrugghe rimase leader in graduatoria per le prime 4 frazioni.
Evenepoel ha iniziato alla grande questa avventura, ma il suo sogno è quello di vestire la rosa il 28 maggio e scrivere un pezzo di storia di ciclismo, a livello personale e per il suo Belgio a cui il successo al Giro manca dal 1978, anno in cui si impose Johan De Muynck.