SOMMARIO
Il Giro d’Italia in numeri: 105 edizioni, 68 vincitori
Il Tour de France è la corsa a tappe più importante in calendario, il Giro d’Italia è la competizione più amata dagli appassionati della nostra penisola. La competizione color Gazzetta ha infatti scandito dal 1909 ad oggi la storia della nostra nazione, raccontando le gesta sportive di grandi campioni e accompagnando di anno in anno l’evoluzione dell’Italia (e degli italiani).
Le edizioni fin qui disputate sono 105, di cui una a squadre (quella vinta dall’Atala nel 1912) che ovviamente non prenderemo in considerazione in sede di analisi. Contando le104 edizioni individualil’Italia domina la graduatoria per nazioni con 68 affermazioni e 205 podi totali. Al 2° posto il Belgio con 7 successi, al 3° la Francia con 6, al 4° la Spagna con 4.
Sono stati fin qui 16 i paesi capaci di trionfare almeno una volta nella storia del Giro d’Italia, 20 quelli saliti sul podio. Gli azzurri andati a segno sono stati 42, dall’acuto di Luigi Ganna nel 1909 a quello di Vincenzo Nibali nel 2016 (anno in cui lo “Squalo” bissò il titolo del 2013). In totale 99 i ciclisti italiani che si sono classificati tra i migliori tre (57 dei quali quindi senza riuscire a vincere).
I top individuali nella storia del Giro d’Italia
La classifica individuale per numero di vittorie alla corsa rosa vede al comando tre miti del ciclismo mondiale: gli azzurri Alfredo Binda (1925, 1927, 1928, 1929 e 1933) e Fausto Coppi (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953) e il belga Eddy Merckx (1968, 1970, 1972, 1973 e 1974) hanno infatti dettato legge al Giro d’Italia per 5 volte a testa. A quota 3 affermazioni il francese Bernard Hinault e gli atleti di casa Giovanni Brunero, Gino Bartali, Fiorenzo Magni e Felice Gimondi.
Gimondi è il primatista assoluto per numero complessivo di podi, ben 9: le vittorie conquistate nel 1967, nel 1969 e nel 1976, i secondi posti centrati nel 1970 e nel 1973 (sempre alle spalle di Merckx) e i terzi posti ottenuti nel 1965, nel 1968, nel 1974 e nel 1975. I ciclisti arrivati almeno una volta tra i migliori tre della graduatoria sono in totale 168 (100 dei quali mai saliti sul gradino più alto del podio).
Italia: la miglior striscia vincente e il digiuno più lungo
Tra le 6 nazioni che vantano almeno 3 vittorie nella storia del Giro d’Italia il digiuno più lungo è del Belgio che non si aggiudica la corsa color Gazzetta da 44 anni e cioè dal successo centrato da Johan De Muynck nel 1978. Per l’Italia, in trionfo l’ultima volta con Nibali nel 2016, i 6 anni di fila senza festeggiare rappresentano il record negativo nella storia della competizione.
La striscia migliore fatta registrare dal ciclismo azzurro dal secondo dopo guerra ad oggi resta invece quella che va dal 1997 al 2007, periodo caratterizzato da ben 11 affermazioni consecutive: due a testa per Ivan Gotti, Gilberto Simoni e Paolo Savoldelli, una per Marco Pantani, Stefano Garzelli, Damiano Cunego, Ivan Basso e Danilo Di Luca.
Curiosità in rosa delle ultime 10 edizioni
Dal 2013 ad oggi i ciclisti italiani hanno vestito la maglia rosa per 36 giorni, su 209 tappe disputate (il 17,22% quindi rispetto al totale di quelle assegnate): 23 nella prima parte del periodo preso in considerazione (63,89% rispetto ai 36 giorni in rosa complessivi), 13 nella seconda metà (36,11% e percentuale quindi quasi dimezzata rispetto al quinquennio 2013-2017).
Negli ultimi 10 anni il simbolo del primato è stato vestito da corridori di 15 differenti paesi: in testa alla classifica c’è l’Italia con 36 giorni, al 2° posto la Colombia (28), al 3° pari merito Spagna e Olanda (27), poi a seguire Australia (21), Gran Bretagna (18), Portogallo (15), Ecuador (14), Lussemburgo (8), Slovenia (7), Ungheria (3), Germania (2), Austria (1), Canada (1) e Costa Rica (1).
Sorprendente che nella lista non ci siano Francia e Belgio, nazioni che hanno scritto la storia del ciclismo, ma che a ben vedere non si aggiudicano il Giro rispettivamente da 33 e da 44 anni. La Francia dal successo di Laurent Fignon nel 1989 e il Belgio dal già citato acuto di De Muynck nel 1978.