Il fascino della Strade Bianche
Domani sarà il gran giorno della Strade Bianche 2023, importante classica inserita nel calendario UCI World Tour che si svolgerà in terra di Toscana con partenza ed arrivo a Siena. Percorso impegnativo e affascinante che si svilupperà su 184 chilometri e che sarà caratterizzato da 11 tratti di sterrato, per un totale di 63 km su strade bianche.
Le prime 16 edizioni della “Classica del Nord più a Sud d’Europa” non hanno mai tradito le attese e hanno esaltato le qualità dei migliori specialisti. Per averne conferma basta dare uno sguardo all’albo d’oro e scorrere i nomi dei vincitori: impossibile non soffermarsi sul tris dello svizzero Cancellara, sulla doppietta del polacco Kwiatkowski e sui singoli successi dei belgi Gilbert, Benoot e Van Aert, del francese Alaphilippe, dell’olandese Van der Poel e dello sloveno Pogacar.
Per trovare trionfi a sorpresa bisogna tornare al 2009, anno in cui si impose lo svedese Thomas Löfkvist.
Italia senza podio alla Strade Bianche dal 2020
L’Italia nelle prime 16 edizioni della Strade Bianche ha festeggiato il successo soltanto nel 2013 con Moreno Moser e ha centrato in totale 8 podi (compresi 3 secondi e 4 terzi posti). L’ultimo piazzamento di rilievo in questa prestigiosa competizione è stato il 2° posto di Davide Formolo nel 2020, mentre nel 2021 e nel 2022 l’unico azzurro capace di classificarsi nella top ten è stato Simone Petilli, 9° la scorsa stagione, con 1’35” di distacco da Pogacar.
La speranza per il ciclismo italiano è che domani le cose vadano in maniera differente.