SOMMARIO
Giro di Lombardia 2024: trionfo di Tadej Pogacar
Ha vinto il Giro di Lombardia 2024 rispettando i favori del pronostico e lo ha fatto attaccando nel punto in cui tutti sapevano che avrebbe tentato il colpo decisivo (nella salita della Colma di Sormano), involandosi con la solita classe verso il trionfo. Tutti sapevano, ma nonostante questo, nessuno è riuscito a tenere il suo passo, perché Tadej Pogacar è un fuoriclasse straordinario, capace di vincere e di emozionare, di riscrivere record, di disegnare capolavori. Ha sbaragliato la concorrenza, ha dominato la Classica delle foglie morte per il quarto anno di fila, ha messo il punto esclamativo su una stagione stagione irripetibile.
NOVITÀ! Scopri i report esclusivi di Ciclopico, un viaggio attraverso i numeri del grande ciclismo. Immergiti nei dati del Tour, del Giro e della Vuelta attraverso pratici formati, ricchi di statistiche e semplicissimi da utilizzare.
Il Giro di Lombardia è stato per il campione sloveno l’ennesima corsa perfetta all’interno di un 2024 perfetto, iniziato con il trionfo alla Strade Bianche dello scorso 2 marzo grazie ad una cavalcata di 81 chilometri e chiuso oggi dopo poco più di 7 mesi di straordinario ciclismo e memorabili primati con una fuga di 48 chilometri da Campione del Mondo in carica che gli ha permesso di aggiudicarsi l’ultima tra le Classiche Monumento di questo anno solare.
Quanto fatto da Pogacar nel 2024 non ha precedenti nella storia di questo sport prendendo in esame una singola stagione. Per la qualità delle sue vittorie, per la caratura delle sue prestazioni, per la superiorità dimostrata rispetto agli avversari. La sua maglia iridata e la sua splendida pedalata hanno illuminato la scena in questo Giro di Lombardia.
Trovare aggettivi adeguati per descrivere il talento del “divino Tadej” e il livello delle sue affermazioni, senza diventare banali, diventa un esercizio sempre più complicato. La grandezza dello sloveno va infatti oltre le pur prestigiose vittorie conquistate, ma comprende il suo modo di correre, il suo sorriso da ragazzo semplice che esalta gli appassionati di ogni angolo del mondo, il suo coraggio, le lunghe fughe solitarie, l’andar forte per 7 mesi. E’ un Campione con la C maiuscola e ogni volta pur immaginando come andrà, si resta sbalorditi di fronte a tanta bellezza. E della bellezza, come già più volte scritto, non ci si annoia mai!
Il Giro di Lombardia 2024 è stato caratterizzato anche dal 2° posto di Evenepoel, piazzamento ricco di significati anche perché ottenuto nella stessa corsa in cui nel 2020 era stato protagonista di quella rovinosa caduta che aveva rischiato di porre fine alla sua carriera. Da segnalare anche il brillante 3° posto di Giulio Ciccone, che ha portato un po’ di luce al ciclismo italiano in una stagione molto deludente.

L’ordine d’arrivo del Giro di Lombardia 2024
Tadej Pogacar ha vinto il Giro di Lombardia numero 118 alla media di 41,922 km/h e concludendo in maniera trionfale la fuga di 48 km iniziata sulla Colma di Sormano. Il fenomeno sloveno ha preceduto di 3’16” il belga Remco Evenepoel, di 4’31” l’italiano Giulio Ciccone e di 4’34” il quartetto composto dagli spagnoli Ion Izagirre ed Enric Mas, dal francese Pavel Sivakov e dal belga Lennert Van Eetvelt. A 4’58” un altro drappello regolato dallo statunitense Neilson Powless davanti al transalpino David Gaudu e al belga Xandro Meurisse, mentre 14° a 5’45” è giunto il giovane azzurro Giulio Pellizzari.
Tutti i record firmati da Pogacar nel 2024
Il successo odierno permette a Tadej Pogacar di rendere ancora più eclatanti i suoi numeri. Il fuoriclasse sloveno ha vinto il Giro di Lombardia per il quarto anno consecutivo eguagliano il record stabilito tra il 1946 e il 1949 dal Campionissimo italiano Fausto Coppi, primatista assoluto a quota 5 trionfi considerando anche il sigillo del 1954. A quota 4 affermazioni totali nella storia della Classica delle foglie morte c’è anche un altro mito azzurro Alfredo Binda, che ad oggi precede Pogacar di un argento nella classifica all-time.
Il “divino Tadej” ha collezionato il 7° successo in carriera nelle Classiche Monumento (contando anche le Liegi-Bastogne-Liegi del 2021 e del 2024 e il Giro delle Fiandre del 2023) e ha raggiunto al 7° posto della classifica all-time lo svizzero Cancellara, il belga Boonen e l’azzurro Gino Bartali, staccando di una lunghezza l’olandese Van der Poel e diventando in solitario il migliore tra i ciclisti attualmente in attività.
Pogacar è l’8° di sempre ad aggiudicarsi il Giro di Lombardia in maglia iridata. Prima di lui ci sono riusciti gli italiani Alfredo Binda nel 1927, Felice Gimondi nel 1973, Giuseppe Saronni nel 1982 e Paolo Bettini nel 2006, il britannico Tom Simpson nel 1965, il belga Eddy Merckx nel 1971 e lo svizzero Oscar Camenzind nel 1998.
Tadej ha vinto per la seconda volta in carriera nella stessa stagione Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia. Ci era già riuscito nel 2021. L’accoppiata in un singolo anno è riuscita per due volte anche a Merckx (1971 e 1972) e all’azzurro Moreno Argentin nel 1987.
Il fuoriclasse sloveno è l’8° nella storia del ciclismo ad imporsi nello stesso anno al Giro d’Italia e al Lombardia. Prima di lui ci erano riusciti gli italiani Costante Girardengo nel 1919, Alfredo Binda nel 1925 e nel 1927, Learco Guerra nel 1934, Gino Bartali nel 1936, Fausto Coppi nel 1947 e nel 1949 e Damiano Cunego nel 2004, oltre al belga Eddy Merckx nel 1972.
Pogacar ha messo a segno per la seconda volta in carriera l’accoppiata Tour de France – Giro di Lombardia. Ci era già riuscito nel 2021. L’unico a riuscirci per due volte è stato Merckx (1971 e 1972), mentre la doppietta in un singolo anno è riuscita anche a Fausto Coppi nel 1949 e al francese Bernard Hinault nel 1979
Tadej Pogacar è però il primo in assoluto nella storia del ciclismo a vincere nello stesso anno Giro d’Italia, Tour de France, Mondiali in linea e due Classiche Monumento (appunto Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia). Un’impresa epica, senza tempo, per quella che passa alla storia come la miglior stagione di sempre per un singolo ciclista!

Pogacar record: 25 successi in stagione per il “divino Tadej”
Tadej Pogacar ha collezionato l’affermazione numero 25 della sua stagione confermandosi saldamente in testa alla classifica relativa. Un dominio assoluto non solo per il prestigio dei suoi trionfi, ma anche considerando soltanto l’aspetto prettamente numerico. Al secondo posto per numero di centri in questo 2024 c’è infatti il belga Tim Merlier a quota 16.
Ecco nel dettaglio i 25 trionfi messi a referto in stagione dal fenomeno sloveno, su 57 giorni totali di gara. Un dato enorme!
- Strade Bianche
- Volta a Catalunya, classifica finale e quattro tappe
- Liegi-Bastogne-Liegi
- Giro d’Italia, classifica finale e sei tappe
- Tour de France, classifica finale e sei tappe
- Grand Prix Montreal
- Mondiali in linea
- Giro dell’Emilia
- Giro di Lombardia
Con quella odierna diventano 23 le vittorie in gare World Tour a cui si sommano il Campionato del Mondo e il Giro dell’Emilia. Tadejha quindi vinto due Classiche Monumento 2024. Per la Slovenia i successi nelle corse del principale circuito UCI diventano 32, dato che vale il secondo posto nella relativa classifica alle spalle del Belgio (leader a quota 35). Le vittorie ottenute in carriera da Pogacar diventano nel complesso 88.

Le altre statistiche del Giro di Lombardia 2024
Pogacar ha vinto la Classica delle foglie morte con un vantaggio di 3’16” sul primo inseguitore. Per trovare un margine superiore tra il primo e il secondo classificato bisogna tornare all’edizione del 1971 vinta da Eddy Merckx con 3’31” sull’italiano Franco Bitossi.
Remco Evenepoel e Giulio Ciccone hanno ottenuto il primo podio in carriera al Giro di Lombardia. Sono così diventati 220 in totale i corridori con almeno un piazzamento tra i migliori tre nelle 118 edizioni fin qui corse della Classicissima di Autunno.
Ciccone ha conquistato il primo podio in carriera nelle Classiche Monumento e ha portato a 212 i piazzamenti azzurri tra i migliori tre nella storia del Lombardia. L’ultimo successo azzurro resta quello ottenuto nel 2017 da Vincenzo Nibali, ma quello di oggi è certamente un risultato di prestigio per Giulio. Anche in chiave futuro