Vuelta di Spagna 2023 al via il 26 agosto
L’edizione numero 78 della Vuelta di Spagna scatterà sabato 26 agosto con la cronosquadre di Barcellona (sulla distanza di 14,8 km) e si concluderà domenica 17 settembre nel classico scenario di Madrid, dopo 21 tappe e 3163,8 km complessivi. Tanti gli arrivi in salita e numerose le difficoltà altimetriche, per un percorso selettivo e particolarmente adatto agli scalatori.
Sarà un’edizione spettacolare della Vuelta di Spagna anche per la presenza di ciclisti di assoluto profilo: su tutti il belga Remco Evenepoel (in trionfo nel 2022, oltre che fresco vincitore della Classica di San Sebastian e del Mondiale a cronometro), il danese Jonas Vingegaard (dominatore per il secondo anno di fila al Tour de France) e lo sloveno Primoz Roglic (già 3 volte “re” della corsa iberica e capace in questo 2023 di conquistare lo scettro anche al Giro d’Italia).
La Vuelta di Spagna è il Grande Giro che meno volte nella storia ha sorriso ai ciclisti italiani e, salvo exploit al momento difficilmente ipotizzabili, così sarà anche quest’anno, almeno in ottica successo finale.
Per l’Italia 6 trionfi e 10 podi alla Vuelta di Spagna
I corridori italiani saliti sul podio finale alla Vuelta di Spagna sono stati nel complesso 8. Dalle loro prestazioni sono scaturiti 6 trionfi e 10 piazzamenti totali tra i migliori tre. Ecco gli azzurri saliti sul podio nella storia della corsa a tappe iberica:
- Antonio Bertola 3° nel 1936
- Angelo Conterno 1° nel 1956
- Pasquale Fornara 2° nel 1958
- Felice Gimondi 1° nel 1968
- Giovanni Battaglin 1° nel 1981
- Marco Giovannetti 1° nel 1990
- Vincenzo Nibali 1° nel 2010 e 2° nel 2013 e nel 2017
- Fabio Aru 1° nel 2015
Il 2° posto di Vincenzo Nibali nel 2017, con 2’15” di ritardo dal britannico Chris Froome, resta anche l’ultimo piazzamento in top ten alla Vuelta di Spagna di un corridore italiano.
Alla Vuelta di Spagna 2021 l’ultima vittoria di tappa italiana
L’ultima affermazione di tappa italiana alla Vuelta di Spagna risale al 22 agosto 2021, giorno in cui Damiano Caruso si impose sul traguardo de l’Alto de Velefique. Da quel momento in poi sono diventate in totale 32 le frazioni individuali consecutive della corsa iberica senza successi azzurri (non considerando nel conteggio la cronosquadre di Utrecht che aprì la passata edizione). Un digiuno lungo, ma non lunghissimo, almeno se paragonato a quello del Tour de France (85 frazioni senza gioie). Nelle 23 edizioni corse dal 2000 al 2022 gli azzurri hanno conquistato 77 vittorie di tappa individuali, di cui 21 dal 2012 in poi.
La Vuelta di Spagna con più acuti parziali per il nostro movimento nel nuovo millennio è stata quella del 2002, edizione in cui gli azzurri ottennero 9 successi su 20 frazioni individuali (quasi la metà quindi):
- tre di Mario Cipollini (a Murcia, Roquetas de Mar e Malaga)
- due di Angelo Furlan (a Salamanca e al Park Warner di Madrid)
- una di Danilo Di Luca (ad Alcoy)
- una di Guido Trentin (a Sierra Nevada)
- una di Alessandro Petacchi (a Burgos)
- una di Giovanni Lombardi (a Santander)