Vingegaard riapre i giochi alla Vuelta 2023
In molti auspicavano, anche se probabilmente nessuno ci credeva davvero, che i “tre tenori” della Jumbo Visma si sfidassero a viso aperto e così è effettivamente accaduto nella 16ª tappa della Vuelta di Spagna 2023. Invece Jonas Vingegaard ha rotto gli indugi a poco meno di 4 km dal traguardo, involandosi in uno dei tratti duri della salita di Bejes (breve, ma impegnativa) e ha proseguito nella sua azione solitaria fino al traguardo.
Si è così aggiudicato la frazione con 43” sul bravo neozelandese Finn Fisher-Black, con 49” sull’esperto olandese Wout Poels e soprattutto con oltre 1’ di vantaggio sugli altri due “tenori”: 1’01” Roglic nello specifico e 1’05” Kuss. Lo statunitense ha conservato la maglia rossa, ma Jonas Vingegaard si è portato al 2° posto e ad appena 29” di ritardo.
In attesa di capire cosa accadrà domani sulle terribili rampe de L’Angliru, nella tappa sicuramente più attesa di questa Vuelta, non resta che applaudire la libertà lasciata dalla Jumbo Visma al campione danese, perché senza il suo scatto avremmo probabilmente assistito ad una cavalcata “in parata” Vingegaard-Roglic-Kuss, ad una tappa decisamente più lineare (e senza distacchi tra i big) e ad una classifica cristallizzata. Per fortuna così non è stato. Con la vittoria di oggi Jonas Vingegaard ha dimostrato di aver superato i problemi di inizio Vuelta e, considerate le sue doti in salita, domani potrebbe mettere la freccia ed effettuare il sorpasso.
Sperando che così come accaduto nel finale della frazione odierna, i “tre tenori” possano fare la propria corsa e sfidarsi a viso aperto. Vinceranno loro, ma se andrà ancora una volta così, vincerà soprattutto il ciclismo!
L’ordine d’arrivo della tappa vinta da Jonas Vingegaard
Il danese Jonas Vingegaard si è aggiudicato a Bejes la 16ª frazione della Vuelta di Spagna 2023 precedendo di 43” Finn Fisher-Black (Nz) e di 49” Wout Poels (Ola). A 55” Michael Storer (Aus), a 1’01” Juan Ayuso (Spa), Enric Mas (Spa), Aleksandr Vlasov (Rus) e Primoz Roglic (Slo), a 1’05” Mikel Landa (Spa) e Sepp Kuss (Usa), a 1’09” Joao Almeida (Por), a 1’13” Cian Uijtdebroeks (Bel) e Santiago Buitrago (Col), a 1’23” Marc Soler (Spa) e a1’26” il quartetto comprendente gli azzurri Antonio Tiberi e Damiano Caruso (oltre al francese Grégoire e al belga Cras).
Kuss resta leader in classifica
Sepp Kuss ha indossato per il nono giorno consecutivo la maglia rossa e nonostante il terreno perso oggi ha confermato la sua leadership nella classifica generale della Vuelta di Spagna 2023. Lo statunitense comanda la scena con 29” su Vingegaard, 1’33” su Roglic, 2’33” su Ayuso, 3’02” su Mas, 3’28” su Soler, 4’12” su Landa, 4’58” su Vlasov, 5’38” su Uijtdebroeks e 8’43” su Almeida. Una graduatoria che lascia aperte ancora varie ipotesi e che domani su L’Angliru subirà inevitabilmente ulteriori scossoni.
Jonas Vingegaard il migliore per vittorie World Tour
Jonas Vingegaard ha bissato la vittoria ottenuta sul Col de Tourmalet e ha conquistato il 2° trionfo in carriera alla Vuelta di Spagna. Il fuoriclasse danese ha portato a quota 15 il numero dei successi stagionali, compresi Giro dei Paesi Baschi, Giro del Delfinato e soprattutto il bis consecutivo al Tour de France.
Le sue affermazioni in gare World Tour sono diventate 11, dato che lo proietta da solo in testa alla relativa classifica (una in più rispetto a Roglic e a Evenepoel, due in più su Pogacar).
Danimarca nazione con più centri alla Vuelta 2023
Grazie alla perla odierna di Jonas Vingegaard, la Danimarca è diventata la nazione con più vittorie (3) alla Vuelta di Spagna 2023 (contando anche l’acuto di Andreas Kron a Barcellona) ed è salita a quota 22 affermazioni stagionali World Tour (terzo posto nella relativa graduatoria alle spalle di Belgio e Slovenia che ne hanno totalizzate rispettivamente 27 e 23). Dal 2000 ad oggi i corridori danesi hanno vinto in totale 18 tappe individuali alla Vuelta di Spagna.
Interessante sottolineare che il 2° posto di Finn Fisher-Black rappresenta il primo podio neozelandese in questa edizione della corsa a tappe iberica (sono diventate quindi 14 in totale le nazioni che hanno collezionato piazzamenti tra i migliori tre nelle frazioni individuali disputate fin qui alla Vuelta 2023).
Domani spettacolo assicurato sull’Alto de L’Angliru
Domani sarà il gran giorno dell’Alto de L’Angliru, una delle salite più impegnative e temute del panorama ciclistico mondiale. Potrebbe essere la resa dei conti definitiva, sarà certamente una frazione chiave. Le scalate dell’Alto de la Colladiella (7,8 km di ascesa, con una pendenza media del 7,1% e punte massime del 12%) e dell’Alto de Cordal (5,4 km al 9,2%, con punte massime del 14%) rappresenteranno le prime difficoltà altimetriche di giornata, ma a scrivere l’esito della tappa numero 17 della Vuelta di Spagna sarà come detto l’Alto de L’Angliru.
La salita finale misura complessivamente 12,4 km, presenta una pendenza media del 9,8% e punte massime del 24%, in un tratto conclusivo (in pratica tutti gli ultimi 7000 metri) in cui la strada sale costantemente sopra il 18%. Salita durissima e quanto mai affascinante, che chiarirà una volta di più (e forse in via definitiva) quali sono i valori in campo in questa Vuelta. Con Jonas Vingegaard che dopo il colpo da novanta di oggi, cercherà di completare l’opera e prendersi l’arrivo più prestigioso!