mercoledì, 9 Ottobre 2024

Statistiche e favoriti Mondiali Ciclismo 2024

Pogacar, Evenepoel e Van Der Poel i principali favoriti dei Mondiali Ciclismo in linea in programma a Zurigo. Ecco la presentazione dell'edizione 2024 e le statistiche sulla storia della corsa iridata.

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Mondiali ciclismo 2024: domani il grande appuntamento

Tutto pronto per la gara in linea dei professionisti dei Mondiali Ciclismo su strada edizione 2024. La prova regina della rassegna iridata si correrà domani in Svizzera con partenza da Winterthur e arrivo a Zurigo dopo 273,9 chilometri. Percorso impegnativo con tante salite che i corridori dovranno affrontare, così come indicato dai 4400 metri totali di dislivello. I primi 70 chilometri sono caratterizzati da tre strappi brevi e tosti, poi ecco il selettivo circuito di 27 chilometri da ripetere sette volte, in cui sono previste le scalate di Zurichbergstrasse (700 metri all’8,4%) e Witikon (1,9 chilometri al 6,2%).

Verrà probabilmente fuori una corsa tirata fin dalle prime fasi che porterà i migliori a giocarsi il successo. Difficile che a trionfare possa essere un outsider, considerando il tracciato esigente e soprattutto la qualità dei campioni presenti, ma nel ciclismo e nello sport in generale le sorprese possono essere all’ordine del giorno. Ecco i nomi dei corridori da seguire con maggior attenzione domani ai Mondiali Ciclismo 2024.

Pogacar in giallo dopo la tappa 20 Tour de France 2024, in vista del trionfo finale
Pogacar in giallo dopo la tappa 20 Tour de France 2024, in vista del trionfo finale. Photo Credits: A.S.O. / Billy Ceusters

Favoriti Mondiali Ciclismo 2024

Ai nastri di partenza dei Mondiali Ciclismo 2024 ci sono tutti i migliori corridori in circolazione, ad eccezione dei velocisti che, visto il percorso impegnativo, non avrebbero chance di vittoria. Tra i big assenti solo il belga Van Aert e il danese Vingegaard che hanno dovuto fare i conti con una stagione molto sfortunata. I tre principali favoriti per il titolo iridato sono Pogacar, Evenepoel e Van der Poel, ma occhio anche a Hirschi, Ayuso, Roglic, Alaphilippe e Jorgenson. L’Italia si presenta al via con una squadra competitiva e interessante, chiamata a sovvertire un pronostico avverso. Ecco numeri e ambizioni dei principali favoriti.

  • Tadej Pogacar (Slovenia). Tra i favoriti Mondiali Ciclismo 2024 è sicuramente il più accreditato, per la sua classe e per i numeri di una stagione eccezionale. Ha collezionato 22 vittorie (tutte in gare World Tour) su 54 giorni di gara, aggiudicandosi tra l’altro Liegi-Bastogne-Liegi, Giro d’Italia (con 6 tappe) e Tour de France (con 6 tappe). Lo scorso anno ha conquistato la medaglia di bronzo e in caso di successo eguaglierebbe quanto fatto nel 1974 dal belga Eddy Merckx e nel 1987 dall’irlandese Stephen Roche, gli unici finora a vestire la maglia iridata dopo essersi aggiudicato nella stessa stagione Giro e Tour. Una tripletta straordinaria. Sarebbe inoltre il primo sloveno di sempre a laurearsi Campione del Mondo.
  • Remco Evenepoel (Belgio). Aggiudicandosi la prova a cronometro ha cominciato al meglio la rassegna iridata e ha dimostrato di essere in grande condizione. In stagione ha centrato 9 affermazioni, su 53 giorni di gara totali, comprese le due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Parigi (storica doppietta prova contro il tempo e in linea), il titolo mondiale a crono e 3 successi World Tour 2024. Senza dimenticare il 3° posto al Tour de France. In caso di successo diventerebbe il primo di sempre a realizzare anche ai Mondiali la doppietta oro a crono e oro in linea già realizzata ai Giochi Olimpici. Sarebbe anche il primo a vincere nello stesso titolo olimpico e Mondiali Ciclismo in linea e realizzerebbe un en plein a dir poco clamoroso.
  • Mathieu Van der Poel (Olanda). E’ il Campione del Mondo in carica e sogna il bis. In stagione ha corso poco (39 giorni) e conquistato 4 vittorie di spessore. Al Giro del Lussemburgo ha ritrovato un successo che gli mancava dalla primavera, quando eguagliò l’impresa firmata nel 1962 da Van Looy, vincendo in maglia iridata Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix nella stesso anno. In caso di trionfo eguaglierebbe quanto fatto dal belga Boonen nel 2005, l’unico a vincere oro iridato dopo la tripletta Harelbeke, Fiandre e Roubaix. Sarebbe anche l’8° a centrare il bis consecutivo dopo i belgi Ronsse (1928-1929), Van Steenbergen (1956-1957) e Van Looy (1960-1961), gli italiani Bugno (1991-1992) e Bettini (2006-2007), lo sloveno Sagan (tre di fila dal 2015 al 2017) e il francese Alaphilippe (2020-2021).
Tappa 7 Tour de France 2024, crono vittoria Evenepoel
Tappa 7 Tour de France 2024, crono vittoria Evenepoel. Photo Credits: A.S.O. / Charly Lopez

Ecco i numeri dei più accreditati outsider rispetto ai tre super big

  • Marc Hirschi (Svizzera). In stagione ha ottenuto 8 vittorie, tra cui la Classica di San Sebastian. E’ uno dei ciclisti più in forma in assoluto, come dimostrano i successi ottenuti nell’ultimo periodo in terra italiana, a Gran Premio Industria e Artigianato, Coppa Sabatini e Memorial Pantani. L’ultimo svizzero capace di salire sul tetto del mondo fu Oscar Camenzind nel 1998, l’unico rossocrociato a trionfare sulle strade di casa fu Hans Knecht nel 1946.
  • Primoz Roglic (Slovenia). Nonostante una stagione caratterizzata da tanti infortuni, si è aggiudicato la Vuelta di Spagna 2024 (con 3 vittorie di tappa) e ha così centrato il quinto trionfo in carriera in un Grande Giro. Tra le 8 affermazioni di questo anno solare figura anche il trionfo finale al Criterium Delfinato (anche qui con 3 tappe). Il capitano della Slovenia sarà certamente Pogacar, ma lui potrà cercare di anticipare i big o giocare di rimessa, o sfruttare eventuali marcamenti. Ha classe e carattere per sfruttare l’eventuale chance, è la miglior seconda punta che una nazionale possa schierare. La sua presenza potrebbe cambiare equilibri e strategie.
  • Julian Alaphilippe (Francia). Due volte Campione del Mondo (2020 e 2021), in questa stagione è tornato su buoni livelli collezionando 3 sigilli (compresa la tappa di Fano al Giro d’Italia) e correndo spesso all’attacco. Sa come si vince la prova iridata e sembra il capitano più accreditato di una Francia che può contare anche sul ritrovato David Gaudu (due volte a segno in questo anno solare).
  • Stephen Williams (Gran Bretagna). Nel 2024 ha centrato 6 successi tra cui Tour Down Under e Freccia Vallone e sarà uomo di punta di una nazionale forte, in cui figurano tanti ciclisti da tenere in considerazione, compresi Adam Yates (dominatore al Giro di Svizzera) e Thomas Pidcock (protagonista di una stagione complicata ma capace in primavera di aggiudicarsi l’Amstel Gold Race).
  • Juan Ayuso (Spagna). In stagione ha centrato 4 vittorie di cui 2 in gare World Tour (crono inaugurale alla Tirreno-Adriatico e classifica generale al Giro dei Paesi Baschi)
  • Mattias Skjelmose Jensen (Danimarca). Nel 2024 ha ottenuto solo 2 affermazioni, ma sembra decisamente più adatto del connazionale Mads Pedersen (primo alla Gand Wevelgem) su questo tipo di tracciato.
  • Matteo Jorgenson (Stati Uniti). Uno dei nomi forti di questo anno solare. Per il suo esser sempre sul pezzo e per le due affermazioni di qualità ottenute, nella classifica generale della Parigi-Nizza e alla Dwars Door Vlaanderen. Senza dimenticare il buon 8° posto al Tour de France.
  • In casa Italia l’uomo di punta per i Mondiali Ciclismo 2024 dovrebbe essere Antonio Tiberi che recentemente si è aggiudicato il Giro del Lussemburgo e che in stagione è stato protagonista di un grande Giro d’Italia, concluso al 5° posto e con la maglia bianca di miglior giovane. La squadra azzurra è di buon livello e correndo all’attacco potrebbe tentare di scompaginare i piani dei big. Tra gli altri azzurri solo Diego Ulissi e Giovanni Aleotti hanno ottenuto affermazioni nel 2024 (tre il primo e due il secondo), mentre Filippo Zana, Giulio Ciccone, Andrea Bagioli e Lorenzo Rota non hanno ottenuto successi in questo anno solare.
Antonio Tiberi maglia bianca alla fine del Giro d'Italia 2024
Antonio Tiberi maglia bianca alla fine del Giro d’Italia 2024. Photo Credits: LaPresse

I top individuali ai Mondiali Ciclismo

Nelle 90 edizioni dei Mondiali Ciclismo che si sono disputate dal 1927 al 2023 sono stati 72 gli atleti capaci di trasformare in realtà il sogno iridato, in rappresentanza di 17 nazioni. Sono stati 5 fino ad oggi i corridori capaci di vincere 3 volte l’oro mondiale. In testa alla classifica individuale troviamo l’italiano Alfredo Binda, il belga Rik Van Steenbergen e lo spagnolo Oscar Freire, autentici miti del ciclismo che oltre ai 3 trionfi hanno centrato anche un terzo posto a testa. Anche il belga Eddy Merckx e lo slovacco Peter Sagan hanno collezionato 3 successi, senza però andare altre volte a medaglia.

Il primatista di podi è Alejandro Valverde, campione iberico che a fine 2022 ha appeso la bici al chiodo e che in carriera si è piazzato ben 7 volte tra i migliori tre ai Mondiali Ciclismo: vincendo la medaglia d’oro nel 2018 e impreziosendo un palmares che conta anche 2 argenti e 4 bronzi.

Sagan è stato l’unico a indossare la maglia iridata per 3 edizioni di fila (dal 2015 al 2017), mentre Van Steenbergen è stato capace di vincere il 3° oro 8 anni dopo il 1° (dal 1949 al 1957), dato che testimonia straordinaria costanza su altissimi livelli. Sono in totale 178 i ciclisti saliti almeno una volta in carriera sul podio dei Mondiali Ciclismo.

Belgio nazione leader per successi ai Mondiali Ciclismo

Il Belgio si è aggiudicato il 30% dei Mondiali Ciclismo in linea disputati fin qui (27 su 90) e primeggia nettamente nella graduatoria per nazioni. In seconda posizione l’Italia che a fronte dei 19 successi (21,11% del totale) vanta il numero più alto di podi (56 in tutto equivalenti al 20,74% dei complessivi).

Negli ultimi anni il ciclismo è diventato sport globale e tanti paesi hanno effettuato un significativo salto di qualità rendendo quanto mai difficile la vita a quelle nazioni che di questa disciplina hanno scritto la storia. Nonostante tutto i numeri restano, almeno al momento, dalla parte della tradizione. Belgio, Italia, Francia e Olanda insieme hanno infatti vinto il 71,11% delle prove iridate in linea (64 su 90).

Tra i paesi che si sono aggiudicati l’oro mondiale almeno una volta quello da più tempo a digiuno è la Germania che non primeggia dal 1966 con Rudy Altig, mentre nel 2023 Mathieu Van der Poel ha riportato al successo l’Olanda 37 anni dopo il sorprendente oro conquistato nel 1985 a Giavera del Montello dal quasi trentanovenne Joop Zoetemelk.

In totale 17 le nazioni che hanno conquistato il successo nella storia dei Mondiali Ciclismo e 22 quelle salite sul podio in almeno una circostanza. Da segnalare che il Lussemburgo non va a medaglia dal 1955 e cioè dal 2° posto conquistato da Jean Pierre Schmitz alle spalle del belga Stan Ockers.

Parigi Roubaix 2024, bis consecutivo di Van der Poel
Parigi Roubaix 2024, bis consecutivo di Van der Poel

Italia: 19 trionfi totali ai Mondiali Ciclismo

Alfredo Binda è stato l’unico italiano capace di aggiudicarsi 3 ori iridati (1927, 1930 e 1932), mentre due sono stati i corridori azzurri in grado di concedere il bis, tra l’altro consecutivo: Gianni Bugno a bersaglio nel 1991 e nel 1992, Paolo Bettini dominatore nel 2006 e nel 2007. Curioso che due di questi quattro successi siano arrivati a Stoccarda: di Bugno nel 1991 e di Bettini nel 2007.

Nel complesso 19 i successi italiani e 15 gli azzurri “saliti sul tetto del mondo”, considerando i singoli trionfi ottenuti in ordine cronologico da Learco Guerra, Fausto Coppi, Ercole Baldini, Vittorio Adorni, Marino Basso, Felice Gimondi, Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Moreno Argentin, Maurizio Fondriest, Mario Cipollini ed Alessandro Ballan.

Le migliori edizioni dei Mondiali Ciclismo in chiave azzurra

Gli azzurri hanno dominato la scena nel 1927 monopolizzando il podio nella 1ª edizione (vittoria di Binda davanti a Costante Girardengo e Domenico Piemontesi) e in altre 4 circostanze si sono piazzati ai primi due posti:

  • A Liegi nel 1930 1° Alfredo Binda, 2° Learco Guerra.
  • A Roma nel 1932 1° Alfredo Binda, 2° Remo Bertoni.
  • A Gap nel 1972 1° Marino Basso, 2° Franco Bitossi.
  • A Varese nel 2008 1° Alessandro Ballan, 2° Damiano Cunego nell’anno dell’ultimo trionfo azzurro.

Mondiali Ciclismo: i precedenti in terra elvetica

Quella di Zurigo sarà la decima edizione dei Mondiali Ciclismo per professionisti in programma in terra elvetica. Ecco i precedenti:

  • 1929 a Zurigo: oro Georges Ronsse (Belgio), argento Nicolas Frantz (Lussemburgo), bronzo Alfredo Binda (ITALIA)
  • 1936 a Berna: oro Antonin Magne (Francia), argento Aldo Bini (ITALIA), bronzo Theo Middelkamp (Olanda)
  • 1946 a Zurigo: oro Hans Knecht (Svizzera), argento Marcel Kint (Belgio), bronzo Rik Van Steenbergen (Belgio)
  • 1953 a Lugano: oro FAUSTO COPPI (ITALIA), argento Germain Derycke (Belgio), bronzo Stan Ockers (Belgio)
  • 1961 a Berna: oro Rik Van Looy (Belgio), argento Nino Defilippis (ITALIA), bronzo Raymond Poulidor (Francia)
  • 1971 a Mendrisio: oro Eddy Merckx (Belgio), argento Felice Gimondi (ITALIA), bronzo Cyrille Guimard (Francia)
  • 1983 ad Altenrhein: oro Greg LeMond (Stati Uniti), argento Adrien Van der Poel (Olanda), bronzo Stephen Roche (Irlanda)
  • 1996 a Lugano: oro Johan Museeuw (Belgio), argento Mauro Gianetti (Svizzera), bronzo Michele Bartoli (ITALIA)
  • 2009 a Mendrisio: oro Cadel Evans (Australia), argento Aleksandr Kolobnev (Russia), bronzo Joaquim Rodriguez (Spagna)

Quindi i belgi hanno vinto 4 delle 9 edizioni dei Mondiali Ciclismo che si sono corse finora in Svizzera e sono saliti sul podio nel complesso 13 volte. Per l’Italia un solo trionfo, quello storico centrato nel 1953 da Fausto Coppi e 6 podi totali considerando anche tre secondi e due terzi posti. L’ultima medaglia iridata azzurra in terra elvetica è il bronzo conquistato nel 1996 da Michele Bartoli. Vedremo se Tiberi e soci saranno in grado di rinverdire i fasti di un passato che sembra fin troppo lontano.


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