SOMMARIO
Tappa 9 Vuelta di Spagna 2024
Una Vuelta di Spagna divertente e imprevedibile che ogni giorno esalta le gesta di un protagonista diverso, una corsa senza gerarchie ancora chiare e senza padroni nonostante comunque significativi. L’incertezza apre le porte a chi ha il coraggio di provarci, regalando spettacolo e rendendo vano ogni pronostico. In questa prima settimana è accaduto di tutto e di tutto probabilmente accadrà da qui in avanti. Il protagonista assoluto della tappa 9 Vuelta di Spagna 2024 è stato Adam Yates. Il britannico si è inserito assieme ai compagni Soler e Vine nella fuga di 26 corridori partita da lontano e a 58 km dal traguardo ha sferrato l’attacco decisivo. Una splendida azione, un’impresa da campione.
Adam Yates ha riscattato un inizio di Vuelta decisamente deludente e oggi ha vissuto la miglior giornata della sua carriera facendo la differenza nella doppia scalata dell’Alto de Hazallanas e andando a vincere sul traguardo di Granada con 1’39” di vantaggio sull’altro protagonista di giornata, l’ecuadoriano Richard Carapaz. Il gruppo dei migliori ha ancora una volta lasciato troppo spazio a corridori di assoluta levatura e all’arrivo ha accusato un ritardo di 3’49”. O’Connor ha difeso la maglia rossa e con il terzo posto di giornata ha pure guadagnato 4″ di abbuono, mentre Roglic che ieri sembrava avere una marcia in più rispetto a tutti oggi è parso scarico e poco brillante.
Una Vuelta di Spagna che di giorno in giorno ribalta giudizi e scrive una classifica diversa, perché se è vero che le prime due posizioni non sono variate, è altrettanto vero che dietro molto è cambiato. Non soltanto perché l’italiano Antonio Tiberi si è ritirato per problemi di salute e perché il portoghese Almeida non è partito causa Covid, ma soprattutto Richard Carapaz e Adam Yates sono tornati prepotentemente in corsa per un posto sul podio issandosi rispettivamente al terzo e al settimo posto. Posizioni recuperate anche dal francese Gaudu, mentre Van Eetvelt e Skjelmose Jensen hanno pagato pesantemente dazio.
La tappa 9 Vuelta di Spagna 2024 ha detto che le gerarchie sono ancora tutte da scrivere e che in molti possono ancora ambire al successo finale. O’Connor ha ancora un buon vantaggio ma giustamente non si è ancora preso le responsabilità da leader, Roglic dovrebbe essere l’uomo forte della corsa ma ha corso in modo altalenante, Kuss è lontano dalla condizione top dello scorso anno, Landa resta ben posizionato ma non ruba l’occhio, Carapaz e Yates sono tornati in corsa, Mas che spesso corre di rimessa oggi è parso brillante e ha pure attaccato. Difficile capire chi tra questi possa avere la meglio in una Vuelta indecifrabile e per questo molto coinvolgente!
L’ordine d’arrivo della tappa 9 Vuelta di Spagna 2024
Il britannico Adam Yates si è aggiudicato la tappa 9 Vuelta di Spagna 2024 primeggiando a Granada con 1’39” sull’ecuadoriano Richard Carapaz e con 3’45” rispetto al gruppo dei big regolato dall’australiano in maglia rossa Ben O’Connor sullo spagnolo Mikel Landa, sul tedesco Florian Lipowitz, sul francese Pavel Sivakov. Nel plotoncino composto da dieci unità anche gli altri iberici Carlos Rodriguez (7°) e Enric Mas (10°), lo sloveno Primoz Roglic (8°), il transalpino David Gaudu (9°), l’austriaco Felix Gall (11°) e l’australiano Jay Vine (12°).
Questi i distacchi degli altri uomini di classifica: 5’35” il danese Skjelmose Jensen, lo statunitense Kuss e l’iberico Cristian Rodriguez, 7’21” l’azzurro Lorenzo Fortunato e il belga Van Eetvelt. Costretto al ritiro per problemi di salute accusati in corsa il nostro Antonio Tiberi che fino a stamattina occupava il quarto posto in graduatoria. Alla frazione di oggi non ha preso il via il portoghese Joao Almeida, ritirato causa Covid.
La classifica dopo la tappa 9 Vuelta di Spagna 2024
Ben O’Connor si è difeso bene e ha guadagnato alla fine anche 4″ di abbuono. L’australiano ha conservato la maglia rossa e dopo la tappa 9 della Vuelta di Spagna 2024 guida la classifica con 3’53” su Primoz Roglic e 4’32” su Richard Carapaz, che con la fuga di oggi ha recuperato ben 15 posizioni.
Al 4° posto con un distacco di 4’35” Enric Mas, poi a 5’17” Mikel Landa, a 5’29” Florian Lipowitz, a 5’30” Adam Yates (risalito di 20 posizioni con l’impresa odierna) e Felix Gall, a 6’00” Carlos Rodriguez e a 6’32” David Gaudu che chiude così la top ten. Skjelmose Jensen è scivolato a 7’18”, Kuss a 8’16”, Van Eetvelt a 8’55” e Fortunato a 11’12”.
Per Adam Yates primo sigillo in carriera alla Vuelta di Spagna
Adam Yates ha conquistato il primo successo in carriera alla Vuelta di Spagna, il secondo in un Grande Giro dopo quello firmato nel 2023 al Tour de France sul traguardo di Bilbao. Il trentaduenne corridore britannico ha messo a referto la sesta vittoria stagionale dopo la doppietta al Tour of Oman (tappa di Jabal Akhdar e classifica finale) e la tripletta al Giro di Svizzera (frazioni di Carì e di Villars sur Ollon e graduatoria finale). Adam è salito a quota 4 affermazioni in gare World Tour 2024 ed è il nono ciclista a raggiungere questa quota. Per lui le vittorie totali in carriera sono diventate 29.
La Gran Bretagna ha collezionato il successo numero 10 nelle gare del principale circuito UCI, è diventata la sesta nazione ad aggiudicarsi tappe nella Vuelta di Spagna 2024 e ha portato a 18 i sigilli parziali ottenuti nella corsa iberica dal 2000 in poi. L’ultima vittoria britannica era maturata nella tappa numero 12 dell’edizione 2020, quando Hugh Carthy si impose sull’Alto de El Angliru. Oggi Adam Yates ha quindi interrotto un digiuno di ben 75 frazioni individuali per il suo paese e lo ha fatto con una splendida impresa.
Le 21 tappe Vuelta di Spagna 2024
Domani è in programma il primo giorno di riposo. La corsa ierica ripartirà martedì con la tappa numero 10, partenza da Ponteareas e arrivo a Baiona dopo 160 km. Altra giornata dal finale impegnativo con tre salite non terribili ma comunque insidiose inserite negli ultimi 65 km: l’Alto de Vilachan (6,3 km al 5,5), l’Alto de Mabia (6 km al 5,7% con punte superiori al 9%) e soprattutto l’Alto de Mougas (9,9 km al 6,1% con tratti superiori al 9%) che terminerà a 20 km dal traguardo. A 6,5 km dal traguardo un altro strappetto da non sottovalutare, i 1200 metri al 5,5% del Cabo Silleiro. Tappa adatta alle fughe, ma anche da possibili imboscate.
Di seguito le 21 frazioni che caratterizzano l’edizione numero 79 della Vuelta di Spagna. CLICCANDO sopra le tappe che si sono già disputate è possibile andare all’articolo relativo, per ripercorrere analisi e statistiche singolarmente.
- 1ª tappa – sabato 17 agosto: Lisbona (Portogallo) – Oeiras (Portogallo) di 12 km (crono individuale) / VINCITORE BRANDON MCNULTY (USA)
- 2ª tappa – domenica 18 agosto: Cascais (Portogallo) – Ourém (Portogallo) di 194 km / VINCITORE KADEN GROVES
- 3ª tappa – lunedì 19 agosto: Lousa (Portogallo) – Castelo Branco (Portogallo) di 191,2 km / VINCITORE WOUT VAN AERT
- 4ª tappa – martedì 20 agosto: Plasencia – Pico Villuercas di 170.5 km / VINCITORE PRIMOZ ROGLIC
- 5ª tappa – mercoledì 21 agosto: Fuente del Maestre – Siviglia di 177 km / VINCITORE PAVEL BITTNER
- 6ª tappa – giovedì 22 agosto: Jerez de la Frontera – Yunquera di 185,5 km / VINCITORE BEN O’CONNOR
- 7ª tappa – venerdì 23 agosto: Archidona – Cordoba di 180,5 km / VINCITORE WOUT VAN AERT
- 8ª tappa – sabato 24 agosto: Ubeda – Cazorla di 159 km / VINCITORE PRIMOZ ROGLIC
- 9ª tappa – domenica 25 agosto: Motril – Granada di 178,5 km / VINCITORE ADAM YATES
- 10ª tappa – martedì 27 agosto: Ponteareas – Baiona di 160 km
- 11ª tappa – mercoledì 28 agosto: Padron – Padron di 166,5 km
- 12ª tappa – giovedì 29 agosto: Ourense – Estraciôn de Montaña de Manzaneda di 137,5 km
- 13ª tappa – venerdì 30 agosto: Lugo – Puerto de Ancares di 1761 km
- 14ª tappa – sabato 31 agosto: Villafranca del Bierzo – Villablino di 200,5 km
- 15ª tappa – domenica 1° settembre: Infiesto – Valgrande Pajares Cuitu Negru di 143 km
- 16ª tappa – martedì 3 settembre: Luanco – Lagos de Covadonga di 181,5 km
- 17ª tappa – mercoledì 4 settembre: Arnuero – Santander di 141,5 km
- 18ª tappa – giovedì 5 settembre: Vitoria Gasteiz – Maeztu di 179,5 km
- 19ª tappa – venerdì 6 settembre: Logroño -Alto de Moncalvillo di 173,5 km
- 20ª tappa – sabato 7 settembre: Villarcayo – Picon Blanco di 172 km
- 21ª tappa – domenica 8 settembre: Distrito Telefonica di Madrid – Madrid di 24,6 km (crono individuale)
Storia e statistiche Vuelta di Spagna
Di seguito i principali approfondimenti con le statistiche Vuelta 2024 pubblicate alla vigilia della corsa a tappe iberica.
- Tappe, storia e statistiche della Vuelta di Spagna
- Italiani alla Vuelta: i migliori risultati di sempre e le schede dei 16 azzurri presenti all’edizione 2024
Hirschi e Pedersen sugli scudi
Domenica di grande ciclismo caratterizzata da tanti appuntamenti. I più importanti dopo la Vuelta di Spagna sono stati l’edizione numero 88 della Bretagne Classic – Ouest France e l’ultima frazione del Deutschland Tour.
Il successo di Hirschi alla Bretagne Classic
Ad imporsi nella corsa francese, inserita nel circuito World Tour, è stato lo svizzero Marc Hirschi che ha preceduto di 1″ il gruppo regolato dal giovane francese Paul Magnier sul danese Magnus Cort Nielsen e i belgi Arnaud De Lie e Thibau Nys. Miglior italiano al traguardo Simone Velasco che ha chiuso 11°. L’ottimo Hirschi, grazie al bel numero realizzato alla Bretagne Classic – Ouest France, ha collezionato la quinta affermazione in stagione, la seconda in gare del principale circuito UCI, dopo la Classica di San Sebastian.
Per Marc nel 2024 anche gli acuti alla Drome Classic e nella frazione di Pustevny al Giro della Repubblica Ceca. Per la Svizzera è il secondo successo World Tour stagionale e il secondo centro nella storia della Bretagne Classic – Ouest France dopo quello centrato nel 1995 da Rolf Järmann.
Il colpo doppio di Pedersen in Germania
Il Deutschland Tour si è chiuso nel segno di Mads Pedersen. Il danese ha infatti vinto l’ultima frazione precedendo nella volata di Saarbrücken l’olandese Danny Van Poppel e lo statunitense Luke Lamperti e ha così conquistato il successo finale precedendo nella classifica generale lo stesso Van Poppel di 22″ e il norvegese Tobias Halland Johannessen di 23″.
Pedersen è così salito a quota 11 affermazioni stagionali e si è issato al terzo posto della speciale classifica, alle spalle dello sloveno Pogacar (21) e del belga Merlier (13)