Pogacar si prende la rivincita
Uno spettacolo meraviglioso, un duello epico tra i due fenomeni assoluti del ciclismo moderno che ribalta radicalmente il copione rispetto a quanto accaduto soltanto ventiquattro ore prima. La 6ª tappa del Tour de France 2023 esalta la classe e la voglia di riscatto di Tadej Pogacar e mette in mostra un Jonas Vingegaard di gran lunga meno brillante di ieri. Lo sloveno si prende la rivincita resistendo all’accelerazione del danese sul mitico Tourmalet (17 km al 7,4% di pendenza media) e poi lo stacca con un poderoso allungo portato a circa 2700 metri dal traguardo, sulla salita di Cauterets-Cambasque, rifilandogli 24”.
A 1’22” il norvegese Tobias Halland Johannessen, a distanza siderale gli altri big: a 2’39” Jai Hindley (Aus), Carlos Rodriguez (Spa) e Simon Yates (Gb), a 3’12” Romain Bardet (Fra), Thomas Pidcock (Gb) e David Gaudu (Fra), a 3’22” Felix Gall (Aut), a 3’41” Mikel Landa (Spa), a 7’56” Mattias Skjelmose Jensen (Dan) e a 9’48” Egan Bernal (Col), mentre il miglior azzurro è ancora una volta Giulio Ciccone che però oggi ha tagliato la linea del traguardo a 10’46”.
Pogacar show, Vingegaard battuto ma non ridimensionato
Tadej Pogacar ha cambiato pelle rispetto a quello di ieri e ha dimostrato come da un giorno all’altro quando il livello è così alto i valori possano essere stravolti. Lo sloveno ha dato spettacolo mostrando classe, grinta e intelligenza tattica per andare a cogliere un successo importante anche sotto il profilo mentale. Jonas Vingegaard è uscito battuto, ma non ridimensionato ed ha concluso la giornata indossando la maglia gialla. Il Tour entra nel vivo e non tradisce le attese regalando una pagina tra le più belle della sua storia recente. In attesa di un altro capitolo di questo sensazionale duello.
Le corse le fanno i corridori e alla Grande Boucle a confrontarsi fino all’ultimo giorno saranno i due più forti. Siamo solo al sesto giorno di questa edizione e, da qui a Parigi, ne vedremo sicuramente delle belle!
Pogacar vince la tappa, Vingegaard la maglia
Vingegaard ha sfilato la maglia gialla all’australiano Jai Hindley e ora comanda la classifica del Tour de France 2023 con 25” su Pogacar e con 1’34” rispetto all’ex leader della generale. 4° posto a 3’14” per Simon Yates, 5° a 3’30” Carlos Rodriguez, poi a 3’40” Adam Yates, a 4’03” David Gaudu, a 4’43” Romain Bardet e Thomas Pidcock, a 5’28” Sepp Kuss (Usa) e a 5’49” Mikel Landa.
Virtualmente fuori dai giochi per il podio finale Skjelmose Jensen (21° a 8’47”) e 22° posto per Ciccone, staccato di 10’44”.
Pogacar al 10° successo di tappa al Tour
Con l’impresa di oggi Tadej Pogacar ha ulteriormente aggiornato i suoi straordinari numeri, in questo anno solare e al Tour de France. Il fuoriclasse sloveno ha portato a 15 i successi stagionali (4 in meno del colombiano Miguel Angel Lopez che però ha primeggiato solo in corse minori), 8 dei quali ottenuti in gare UCI World Tour (una in meno del connazionale Roglic) tra cui Parigi-Nizza, Giro delle Fiandre, Amstel Gold Race e Freccia Vallone.
L’infortunio patito in primavera sembra alle spalle ed il numero uno del ciclismo mondiale ha tutta l’intenzione di riconquistare definitivamente lo scettro. Pogacar ha regalato alla Slovenia il 17° successo del 2023 in corse World Tour permettendo alla sua nazione di riportarsi in testa alla speciale classifica (rispetto ai 16 centri del Belgio).
Il divino Tadej ha tra l’altro conquistato il 10° successo di tappa in carriera al Tour de France (dopo i 3 del 2020, i 3 del 2021 e i 3 del 2022) ed è diventato il 32° corridore di sempre ad andare in doppia cifra come vittorie parziali alla Grande Boucle (graduatoria guidata a quota 34 dal belga Merck e dal britannico Cavendish). La Slovenia è invece salita a 15 affermazioni totali nella storia del Tour, tutti ottenuti dal 2017 in poi, di cui 13 dal 2020 ad oggi. Numeri straordinari per Pogacar e per la sua nazione.
Vingegaard avrebbe voluto vivere una giornata diversa e non può certo dirsi felice, ma si è comunque portato al comando della graduatoria generale ed è salito a quota 12 giorni complessivi in maglia gialla, contando ovviamente gli 11 della scorsa stagione. Il simbolo del primato è tornato sulle sue spalle, la strada verso Parigi è però ancora lunghissima e la storia di questo Tour è ancora tutta da scrivere!