Grande attesa per il Giro d’Italia 2023
Si avvicina a grandi passi l’atteso appuntamento con il Giro d’Italia 2023. L’edizione numero 106 della corsa rosa scatterà sabato 6 maggio da Fossacesia Marina con una cronometro individuale per concludersi dopo tre settimane imperdibili domenica 28 maggio a Roma. Percorsi spettacolari che toccheranno luoghi incantevoli della nostra penisola e che regaleranno sicuramente tante emozioni a livello agonistico.
Lo sloveno Primoz Roglic e il belga Remco Evenepoel sembrano sulla carta i grandi duellanti per il trionfo finale al Giro d’Italia 2023, ma sarà come sempre la strada a delineare i valori in campo. Giorno dopo giorno, esaltando le doti di tanti protagonisti, anche per i successi parziali.
Giro d’Italia: nel 2022 il primo trionfo australiano
In attesa di vivere le emozioni del Giro d’Italia 2023, facciamo un passo indietro per ripercorrere attraverso i numeri quanto accaduto dodici mesi fa. L’edizione 2022 fece registrare il trionfo di Jai Hindley, vincitore davanti all’ecuadoriano Richard Carapaz e allo spagnolo Mikel Landa, attardati rispettivamente di 1’18” e di 3’24”.
Il miglior italiano in classifica fu Vincenzo Nibali, 4° a 9’02” nell’ultima partecipazione alla corsa rosa della sua straordinaria carriera. Hindley è stato il primo australiano di sempre ad imporsi nella competizione color Gazzetta, il 6° extra-europeo e il 68° corridore in assoluto ad aggiudicarsi il Giro d’Italia.
Per Hindley, Carapaz e Landa il podio al Giro d’Italia 2022 non fu il primo ottenuto in carriera alla corsa rosa. L’australiano era stato 2° nel 2020, l’ecuadoriano aveva vinto nel 2019, l’iberico era arrivato 3° nel 2015. Un podio senza “new entry” quindi, cosa che non si verificava addirittura dal 1998, edizione in cui l’azzurro Marco Pantani (che era stato 2° nel 1994) si impose davanti al russo Pavel Tonkov e al connazionale Giuseppe Guerini, già rispettivamente 2° e 3° nel 1997.
Al Giro d’’Italia del 2022 azzurri fuori dal podio per la 4ª volta sulle 23 edizioni del nuovo millennio, così come accaduto nel 2012, nel 2018 e nel 2020.
Le altre maglie del Giro 2022
Dodici mesi fa il francese Arnaud Démare conquistò per la 2ª volta in carriera la maglia ciclamino (come nel 2020) e regalò alla Francia il quarto trionfo totale nella classifica a punti, Lopez Perez fu il primo spagnolo ad aggiudicarsi la maglia bianca di miglior giovane, Koen Bouwman divenne il primo olandese ad imporsi nella graduatoria per scalatori (la maglia azzurra).
Le vittorie parziali al Giro 2022
Le 21 tappe disputate nella scorsa edizione della corsa rosa fecero registrare 17 differenti vincitori. In tre conquistarono più di un successo:
- 3 il francese Arnaud Démare (a Messina, Scalea e Cuneo)
- 2 il britannico Simon Yates (nella crono individuale di Budapest e sul traguardo di Torino)
- 2 l’olandese Koen Bouwman (Potenza e Santuario di Castelmonte).
Tra le 10 le nazioni a bersaglio nel 2022 leadership per l’Italia con 5 affermazioni di tappa:
- Alberto Dainese a Reggio Emilia
- Stefano Oldani a Genova
- Giulio Ciccone a Cogne
- Alessandro Covi sulla Marmolada (Passo Fedaia)
- Matteo Sobrero nella cronometro di Verona
A quota tre sigilli Olanda, Francia e Gran Bretagna, poi il Belgio con due. Un acuto a testa per Etiopia, Repubblica Ceca, Germania, Australia e Colombia.
Italia al di sotto del bottino conquistato nel 2021 (7 vittorie in quel caso) e lontanissima dalle annate record del nuovo millennio (16 acuti parziali sia nel 2003 che nel 2004).
Storico il successo ottenuto a Jesi da Biniam Girmay che permise alla sua Eritrea di diventare la 36ª nazione a vincere tappe nella storia del Giro. Rilevanti i sigilli del britannico Mark Cavendish (salito a quota 16 trionfi alla corsa rosa e salito al 16° posto nella classifica all-time) e del francese Arnaud Démare (salito a quota 8 con il tris dell’edizione 2022 e diventato così il miglior francese di sempre per vittorie parziali al Giro).