La storia della Parigi Roubaix in vista dell’edizione 2024
Quasi tutto pronto per la Parigi Roubaix 2024, il 121° atto nella storia della Regina delle Classiche. La prima edizione di questa meravigliosa corsa si disputò nel 1896 e fu vinta dal tedesco Josef Fischer, seguita poi dalla doppietta consecutiva dell’italiano Maurice Garin e dal sigillo del francese Albert Champion. Per assistere al primo trionfo belga bisogna invece arrivare al 1908, anno in cui ad imporsi fu Cyrille Van Hauwaert.
Sono stati fino a questo momento 12 i paesi che hanno conquistato affermazioni nell’Inferno del Nord, ultimo dei quali in ordine cronologico la Slovacchia, a bersaglio nel 2018 con Peter Sagan. In attesa della Parigi Roubaix 2024 al comando della classifica per nazioni c’è il Belgio, con 57 successi e 162 podi totali (compresi 53 secondi e 52 terzi posti). A seguire la Francia con 28 trionfi, poi l’Italia che ha festeggiato 14 volte. Nel complesso sono 21 i paesi che vantano almeno un piazzamento tra i migliori tre.
I migliori specialisti nella storia della Parigi Roubaix
Dopo aver analizzato nel precedente articolo i migliori risultati centrati dagli italiani nella storia della Parigi Roubaix prima del 2024, oggi metteremo in evidenza le statistiche individuali a livello generale. Tra i 90 corridori che hanno collezionato successi nella Regina delle Classiche del Nord in 9 hanno festeggiato almeno tre volte. Ecco di chi si tratta.
- Roger De Vlaeminck (Belgio) 4 vittorie: nel 1972, nel 1974, nel 1975 e nel 1977
- Tom Boonen (Belgio) 4 vittorie: nel 2005, nel 2008, nel 2009 e nel 2012
- Octavie Lapize (Francia) 3 vittorie: nel 1909, nel 1910 e nel 1911
- Gaston Rebry (Belgio) 3 vittorie: nel 1931, nel 1934 e nel 1935
- Rik Van Looy (Belgio) 3 vittorie: nel 1961, nel 1962 e nel 1965
- Eddy Merckx (Belgio) 3 vittorie: nel 1968, nel 1970 e nel 1973
- Francesco Moser (Italia) 3 vittorie: nel 1978, nel 1979 e nel 1980
- Johan Museeuw (Belgio) 3 vittorie: nel 1996, nel 2000 e nel 2002
- Fabian Cancellara (Svizzera) 3 vittorie: nel 2006, nel 2010 e nel 2013
In totale sono 223 i ciclisti saliti sul podio nella storia della Regina delle Classiche Monumento, mentre tra le nazioni con almeno 3 affermazioni quella che non festeggia da più tempo è la Francia, a secco dal 1997, anno del trionfo ottenuto a sorpresa da Frédéric Guesdon davanti ai belgi Jo Planckaert ed Eddy Merckx.
Le Classiche del Nord 2024 già corse e le prossime in calendario
La Parigi-Roubaix rappresenta uno dei piatti forti della Campagna del Nord. In attesa del grande appuntamento giusto riepilogare le principali classiche che si sono disputate finora in Belgio e nella parte settentrionale della Francia
- la Omloop Het Nieuwsblad siglata a sorpresa dallo sloveno Tratnik
- la Kuurne-Bruxelles-Kuurne vinta dal belga Van Aert
- Le Samyn griffata dal belga Laurenz Rex
- la Nokere Koerse conquistata per il terzo anno consecutivo da Tim Merlier
- la Bredene Koksijde Classic messa in bacheca dal bravissimo azzurro Luca Mozzato
- la Classic Brugge – De Panne vinta dal belga Jasper Philipsen
- la E3 Saxo Bank dominata dall’olandese Matthieu Van der Poel
- la Gand-Wevelgem siglata dal danese Mads Pedersen
- la Dwars Door Vlaanderen che ha visto il successo dello statunitense Matteo Jorgenson
- il Giro delle Fiandre caratterizzato dalla straordinaria impresa di Van der Poel
- la Scheldeprijs firmata in volata da Tim Merlier
Dopo la Parigi Roubaix di domenica l’attenzione si sposterà sulle Ardenne con la seconda parte delle Classiche del Nord 2024. Il calendario si aprirà mercoledì 10 aprile con la Freccia del Brabante, poi ecco l’intensa settimana caratterizzata da tre imperdibili gare World Tour: domenica 14 aprile in Olanda l’Amstel Gold Race, poi gran finale in Belgio con la Freccia Vallone di mercoledì 17 aprile e la Liegi-Bastogne-Liegi di domenica 21 aprile, la quarta tra le Classiche Monumento previste in stagione.
I tratti simbolo della Parigi Roubaix 2024
La Parigi Roubaix 2024 si correrà con partenza da Compiègne e arrivo all’interno del mitico Velodromo dopo 260 chilometri di gara totali, di cui 55,57 chilometri in pavé, suddivisi su 29 settori (1,2 km in più dello scorso anno). Il percorso sarà come da tradizione completamente pianeggiante, ma sarà reso durissimo e meraviglioso da quelle famose pietre in cui i campioni delle due ruote hanno scritto memorabili pagine di storia del ciclismo.
Su tutti spiccheranno come sempre Foresta di Arenberg, Mons-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre, i più impegnativi, i più sconnessi e i più affascinanti, quelli in cui spesso si è decisa la gara. Domenica capiremo se sarà così anche alla Parigi Roubaix 2024, ma a prescindere da dove verrà fatta la differenza sarà sicuramente uno spettacolo memorabile!