Il Grand Colombier incorona Kwiatkowski
La 13ª frazione del Tour de France 2023 ha esaltato l’esperienza, la tenacia e la classe di Michal Kwiatkowski, uno dei senatori del gruppo, diventato uomo-squadra tra i più apprezzati, ma capace di sfruttare l’occasione se libero di tentare la fuga e mettersi in proprio. Oggi lo ha fatto alla perfezione, staccando i compagni di avventura nel tratto più impegnativo della salita finale, il Grand Colombier. Kwiatkowski ha preceduto di 47” il belga Maxim Van Gils, l’unico assieme a lui dei 19 attaccanti capace di resistere al ritorno del gruppo.
Qui l’altro aspetto di assoluto interesse della tappa odierna, l’atteso duello tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. Lo sloveno ha fatto tirare la squadra e nel finale dell’ascesa conclusiva, dopo aver lanciato in avanscoperta il compagno Adam Yates, si è esibito in una poderosa accelerazione. Poche centinaia di metri a tutta velocità, con la solita classe e con il solito impeccabile stile. Vingegaard ha risposto, ma poi ha ceduto qualche metro arrivando a 4” dal rivale. Il distacco è stato minimo, ma sommando i 4” di abbuono fanno 8” recuperati da Tadej rispetto al leader della generale.
Sfida apertissima tra i due fenomeni e fenomenale anche l’azione di Kwiatkowski. Tra gli altri atleti di classifica Pidcock ha perso 13” da Pogacar, poi Hindley 15”, Simon Yates 24”, Adam Yates 25”, Rodriguez 30”, Bilbao e Gaudu 55”.
La classifica generale dopo 13 tappe
Jonas Vingegaard ha perso 8” ma ha comunque difeso come detto la maglia gialla e guida la classifica con 9” di vantaggio su Pogacar. Invariate le altre posizioni: Hindley 3° pur scivolando a 2’51”, 4° Rodriguez a 4’48”, poi Adam e Simon Yates rispettivamente a 5’03” e a 5’04”, Bilbao a 5’25”, Pidcock a 5’35” e Gaudu a 6’52.
Kwiatkowski torna re sulle strade del Tour
Michal Kwiatkowski ha centrato il primo successo in stagione ed è tornato a vincere una tappa al Tour de France a tre anni di distanza dal sigillo centrato sul traguardo di La Roche sur Foron. Il trentatreenne polacco ha collezionato un altro importante trionfo che va ad arricchire un palmares di elevato spessore in cui spiccano il Campionato del Mondo nel 2014, la Milano-Sanremo nel 2017, la Strade Bianche nel 2014 e nel 2017, la Tirreno-Adriatico nel 2018, l’Amstel Gold Race nel 2015 e nel 2022 e la Clasica di San Sebastian nel 2017.
Con Kwiatkowski festeggia tutto il ciclismo polacco
Il successo di Michal Kwiatkowski è stato il primo stagionale in gare World Tour della Polonia che grazie al suo corridore più rappresentativo è diventata la 20ª nazione a primeggiare nelle principali competizioni del calendario UCI disputate nel 2023. Per la Polonia si tratta inoltre del 7° trionfo di tappa nella storia del Tour de France, 6 dei quali arrivati dal 2014 in poi. Il primo in assoluto risale al 1993 e fu conquistato da Zenon Jaskula sul traguardo di Saint Lary Soulan. Con la Polonia sono diventate 9 le nazioni a bersaglio in questa edizione del Tour e 16 quelle salite almeno una volta sul podio, grazie ai propri rappresentanti.
Italiani a secco da 77 tappe, record eguagliato
Anche la tredicesima tappa del Tour de France 2023 è trascorsa senza affermazioni italiane e così il periodo di digiuno per il nostro movimento ha raggiunto quota 77 frazioni individuali. L’ultima vittoria di un nostro rappresentante alla Grande Boucle resta infatti quella conquistata il 27 luglio 2019 da Vincenzo Nibali a Val Thorens.
Le 77 tappe individuali senza gioie italiane rappresentano il record negativo eguagliato per il nostro movimento. Lo stesso accadde dall’affermazione di Serge Parsani nella Saint Priest – Digione del 18 luglio 1979 al trionfo di Riccardo Magrini nella Nantes – Oléron dell’8 luglio 1983. Se la musica non dovesse cambiare nella giornata di domani diventerebbe la striscia senza vittorie italiane al Tour più lunga di sempre.
Domani ancora tante salite
Il Tour de France 2023 prosegue senza respiro e nella giornata di domani presenterà ancora tante salite. La 14ª tappa scatterà da Annemasse per concludersi a Morzine (Portes du Soleil) dopo 151,8 km caratterizzati da tante difficoltà altimetriche.
All’inizio il Col de Saxel (4,2 km al 4,6%), poi Col de Cou (7 km al 7,4%), Col du Feu (5,8 km al 7,8%), Col de la Ramaz (13,9 km al 7,1% e punte all’11,6% con scollinamento a 50,2 km dal traguardo), per chiudere con il Col de Joux Plane, scalata di 11,6 km caratterizzata da una pendenza media dell’8,5% che terminerà a 12 km dalla conclusione.
Tantissimi chilometri di salita quindi e terreno ideale per fare la differenza, per chi vorrà attaccare da lontano e soprattutto per i big della generale. Tappa da vivere tutta di un fiato e spettacolo assicurato!
Le precedenti tappe del Tour 2023
Di seguito le principali curiosità statistiche, tappa per tappa, del 110° Tour de France. Per sapere di più su quanto accaduto nei giorni precedenti:
- 1ª tappa – Adam Yates (Gbr)
- 2ª tappa – Victor Lafay (Fra)
- 3ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 4ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 5ª tappa – Jai Hindley (Aus)
- 6ª tappa – Tadej Pogacar (Slo)
- 7ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 8ª tappa – Mads Pedersen (Dan)
- 9ª tappa – Michael Woods (Can)
- 10ª tappa – Pello Bilbao (Spa)
- 11ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 12ª tappa – Ion Izagirre (Spa)