Vingegaard in versione “marziano”
Il verdetto non è ancora definitivo, ma il segnale è arrivato, forte, chiaro, inequivocabile. Jonas Vingegaard si è aggiudicato la cronometro Passy – Combloux coprendo i 22,4 km di gara in 32’36” alla straordinaria media di 41,227 km/h infliggendo 1’38” a Tadej Pogacar. Un distacco enorme, decisamente superiore ai 4 secondi a chilometro, una media pazzesca considerando la presenza sul percorso della Côte de Domancy (2500 metri con pendenza media del 9,4%) e un finale costantemente in salita.
Vingegaard non ha vinto, ha stravinto, ha dominato la scena, ha indirizzato in maniera piuttosto netta il successo finale, infliggendo al rivale un colpo durissimo. Il classico “colpo del ko”, quello che nel pugilato risolve la contesa mandando irreversibilmente al tappeto l’avversario, in attesa di un conteggio dall’esito scontato. Ecco, quanto fatto nella cronometro di oggi dal danese in maglia gialla ha la stessa portata: è un giudizio quasi insindacabile, una dimostrazione di forza che sembra chiudere i conti. Soprattutto perché Pogacar non è andato piano, ma ha infatti a sua volta messo a distanza siderale tutti gli altri. Vingegaard è andato oltre ed è stato sinceramente impressionante.
Tour finito?
Dopo quanto accaduto in questa tappa numero 16, il Tour è ipotecato o praticamente finito? La prestazione pazzesca del danese e il suo vantaggio in graduatoria (1’48”) sono sotto gli occhi di tutti e se dall’altra parte non ci fosse un fuoriclasse assoluto come Pogacar il verdetto sarebbe quasi certamente definitivo. La classe e il coraggio dello sloveno sono gli unici fattori che tengono lo spiraglio ancora leggermente aperto perché, se la gamba è buona, Tadej di sicuro tenterà di ribaltare le sorti della Grande Boucle giocandosi il tutto per tutto.
Staccare questo Vingegaard e recuperargli 1’48” pare una missione quasi impossibile, ma lo spettacolo sarà assicurato già nella difficile tappa di domani (caratterizzata da tante salite e soprattutto dal lunghissimo Col de La Loze). Pogacar proverà a scombinare i piani del leader magari attaccando da lontano, Vingegaard, che a differenza del rivale non ha cambiato bicicletta nel tratto di salita, si metterà in marcatura per consolidare il suo dominio. Che vinca il migliore, che vinca lo spettacolo!
Vingegaard sempre più in giallo
Jonas Vingegaard ha vinto la tappa numero 16 con 1’38” su Tadej Pogacar e con 2’51” sul belga e compagno di squadra Wout Van Aert. Al 4° posto con un distacco di 2’55” Pello Bilbao (Spa), poi a 2’58” Simon Yates (Gb), a 3’06” Rémi Cavagna (Fra), a 3’12” Adam Yates (Gb), a 3’21” Mattias Skjelmose Jensen (Dan), a 3’31” Mads Pedersen (Dan) e David Gaudu (Fra). Questi i ritardi degli altri big della generale: 3’36” Carlos Rodriguez (Spa), 3’40” Felix Gall (Aut) e Sepp Kuss (Usa) e 4’37” Jai Hindley (Aus).
Vingegaard ha vestito la maglia gialla per l’11° giorno consecutivo (22 in totale considerando gli 11 della scorsa edizione) e guida la classifica del Tour 2023 con 1’48” su Pogacar. A distanza siderale gli altri: a 8’52” Adam Yates, a 8’57” Rodriguez, a 11’15” Hindley, a 12’56” Kuss, a 13’06” Bilbao, a 13’46” Simon Yates, a 17’38” Gaudu e a 18’19” Gall.
Che numeri per Vingegaard
Jonas Vingegaard ha centrato il terzo successo di tappa in carriera al Tour de France dopo i due ottenuti lo scorso anno (sul Col du Granon e ad Hautacam) e si è messo nella posizione ideale per bissare il trionfo finale del 2022. Il campione danese classe 1996 ha conquistato la 12ª affermazione totale stagionale, l’8ª considerando solo le corse World Tour (raggiunto Pogacar al 2° posto della speciale classifica, a meno uno dal leader Roglic).
Con la sensazionale impresa di Vingegaard sono diventate 27 le vittorie di tappa danesi nella storia della Grande Boucle (15 delle quali dal 2000 in poi) e 16 quelle ottenute nelle gare World Tour disputate nel 2023.
Italia a quota 80 frazioni individuali senza affermazioni parziali al Tour e con soltanto 3 piazzamenti in top ten nelle 16 tappe corse fin qui nell’attuale edizione. Unica consolazione per il ciclismo azzurro la conferma in maglia a pois di Giulio Ciccone.
Le precedenti tappe del Tour 2023
Di seguito le principali curiosità statistiche, tappa per tappa, del 110° Tour de France. Per sapere di più su quanto accaduto nei giorni precedenti:
- 1ª tappa – Adam Yates (Gbr)
- 2ª tappa – Victor Lafay (Fra)
- 3ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 4ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 5ª tappa – Jai Hindley (Aus)
- 6ª tappa – Tadej Pogacar (Slo)
- 7ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 8ª tappa – Mads Pedersen (Dan)
- 9ª tappa – Michael Woods (Can)
- 10ª tappa – Pello Bilbao (Spa)
- 11ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 12ª tappa – Ion Izagirre (Spa)
- 13ª tappa – Michal Kwiatkowski (Pol)
- 14ª tappa – Carlos Rodriguez (Spa)
- 15ª tappa – Wout Poels (Ola)