Assolo di Felix Gall, debacle di Pogacar
La 17ª tappa del Tour de France 2023 ha emesso il verdetto definitivo. Nel giorno di gloria del bravissimo austriaco Felix Gall, è arrivata infatti la crisi nerissima di Tadej Pogacar. Il campione sloveno, che ieri aveva pagato dazio rispetto al leader Jonas Vingegaard pur disputando una buona cronometro, è letteralmente crollato nella lunghissima scalata del Col de la Loze (28,1 km) perdendo 5’45” dal rivale.
Il riscatto non c’è stato e quello che ieri era stato un segnale si è oggi trasformato in una vera e propria sentenza. Tadej ha alzato bandiera bianca perdendo inesorabilmente terreno e poco dopo il sontuoso Jonas ha dato vita ad un altro meraviglioso show staccando tutti dalla sua ruota. Non è riuscito a ricucire il gap dai fuggitivi e in particolare dal bravissimo Gall, ma ha messo al sicuro in via definitiva la maglia gialla e certificato il trionfo finale.
Sarà ancora Vingegaard il Re del Tour, proprio come un anno fa. Domenica festeggerà sui Campi Elisi raccogliendo il meritato tributo, oggi ha chiuso i conti sfruttando la crisi di Pogacar, ma dimostrando con la sua azione che in ogni caso probabilmente nulla sarebbe cambiato. Festa doppia quindi, per l’ottimo Felix Gall e per il sempre più super Jonas!
Verdetto chiaro, Tour virtualmente finito
Il verdetto è chiaro e netto, insindacabile, così come netta è stata la vittoria di Felix Gall, abile ad entrare nella fuga giusta e a staccare avversari di assoluto spessore come il britannico Simon Yates, lo spagnolo Bilbao e il francese Gaudu. Per lui è stato il giorno più bello della vita sportiva, per Vingegaard quello della definitiva consacrazione e per Pogacar il peggiore della carriera.
Per lo sloveno ha pesato la mancanza di preparazione dopo la caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi e la luce si è spenta di colpo. Come nel ciclismo è accaduto tante volte e quasi sempre, quando ci sono pochi allenamenti sulle gambe, nel corso dell’ultima settimana. Ha duellato per 16 giorni con un Vingegaard stellare ed è stato a sua volta formidabile, ma è umano e in questo non c’è proprio nulla di male.
Onore a Jonas per la sua meritatissima vittoria e onore a Tadej che è andato oltre quello che ci si aspettava permettendo al Tour di rimanere aperto fino alla tappa numero 17. Lo spettacolo è stato fantastico e gli appassionati non possono che ringraziare questi due campioni per quanto fatto! E onore a Felix Gall, per quanto fatto oggi. Di lui sentiremo sicuramente ancora parlare!
Felix Gall si prende la tappa, Vingegaard aumenta il vantaggio
Felix Gall ha tagliato il traguardo di Courchevel con 34” su Simon Yates (Gb), 1’38 su Pello Bilbao (Spa), 1’52” su Jonas Vingegaard (Dan) e 2’09” su David Gaudu (Fra). Ecco i distacchi accusati dagli altri big rispetto al vincitore di giornata: 3’43” Adam Yates (Gb), 4’25” Jai Hindley (Aus), 4’54” Carlos Rodriguez (Spa) e Sepp Kuss (Usa), 7’37” Tadej Pogacar (Slo).
Vingegaard ha vestito la maglia gialla per il 12° giorno consecutivo (23 in totale considerando gli 11 della scorsa edizione) e ora comanda la classifica del Tour 2023 con 7’35” su Pogacar. A 10’45” Adam Yates, a 12’01” Rodriguez, 12’19” Simon Yates, a 12’50” Bilbao, a 13’50” Hindley, a 16’11” Felix Gall, a 16’49” Kuss e a 17’57” Gaudu. Distacchi siderali che testimoniano la superiorità indiscutibile di Vingegaard.
L’Italia ha mancato ancora una volta il successo allungando la serie da record negativa (ora sono 81 le frazioni consecutive senza gioie azzurre), è rimasta ferma ad appena 3 piazzamenti nella top ten sulle 17 giornate di gara della Grande Boucle 2023 e si consola soltanto con la conferma in maglia a pois di Giulio Ciccone.
Gall al primo squillo in un Grande Giro
Felix Gall ha conquistato il primo successo in carriera in un Grande Giro e sta facendo vedere giorno dopo giorno di essere corridore di assoluto talento. Lo si era intuito a dire il vero anche al Giro di Svizzera ed in particolare sul traguardo di Leukerbad dove il venticinquenne austriaco aveva festeggiato una bella vittoria di tappa. Le sue affermazioni in stagione sono diventate due, entrambe in gare World Tour e sono le uniche ottenute nelle principali competizioni del calendario UCI dalla sua nazione.
Grazie all’assolo di Felix Gall, l’Austria ha tra l’altro collezionato la 6ª affermazione parziale nella storia del Tour de France: le prime tre risalgono al 1931 e portano tutte la firma da Max Bulla, mentre le altre due precedenti rispetto a quella odierna sono arrivate nel 2005 ad Ax-3 Domaines grazie a Georg Totschnig e nel 2021 a Saint Gaudens con Patrick Konrad.
L’Austria è tra l’altro l’11ª nazione a conquistare successi di tappa in questa edizione della Grande Boucle (Belgio leader a quota 4). Dal 2000 ad oggi solo due volte a fine Tour a centrare affermazioni sono stati più paesi di così: 12 sia nel 2007 che nel 2020. Al termine mancano ancora 4 frazioni e chissà se ci saranno altre nazioni capaci di partecipare alla festa.
Le precedenti tappe del Tour 2023
Di seguito le principali curiosità statistiche, tappa per tappa, del 110° Tour de France. Per sapere di più su quanto accaduto nei giorni precedenti:
- 1ª tappa – Adam Yates (Gbr)
- 2ª tappa – Victor Lafay (Fra)
- 3ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 4ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 5ª tappa – Jai Hindley (Aus)
- 6ª tappa – Tadej Pogacar (Slo)
- 7ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 8ª tappa – Mads Pedersen (Dan)
- 9ª tappa – Michael Woods (Can)
- 10ª tappa – Pello Bilbao (Spa)
- 11ª tappa – Jasper Philipsen (Bel)
- 12ª tappa – Ion Izagirre (Spa)
- 13ª tappa – Michal Kwiatkowski (Pol)
- 14ª tappa – Carlos Rodriguez (Spa)
- 15ª tappa – Wout Poels (Ola)
- 16ª tappa – Jonas Vingegaard (Dan)